L’olivo in Umbria, oltre che dal punto di vista agricolo, ha una notevole importanza dal punto di vista idrogeologico, paesaggistico e culturale.
Nel passato (XIII Sec.), a Spello , Trevi ed in particolare nel Comune di Campello sul Clitunno, la coltivazione con dislivelli e pendenze estreme, ha comportato la realizzazione di muri a secco per l’esecuzione di terrazzamenti e “lunette” di contenimento della terra intorno alle piante che contribuiscono a creare un paesaggio ancor più suggestivo e particolare.
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Campello sul Clitunno è anche decisamente famoso per il suo olio extravergine d’oliva. Il comune si attesta come il luogo più importante in relazione alla qualità della produzione di extravergine in Umbria, grazie al particolare microclima di una parte del territorio e alle caratteristiche del terreno.
La varietà MORAIOLO è la cultivar prevalente in questa fascia collinare. Inserita da molti secoli in questo ambiente con un clima continentale freddo (che rende quasi impossibile l’attacco della mosca olearia), le caratteristiche del terreno e le tecniche di coltivazione (senza ricorso a trattamenti a base di fitofarmaci), contribuiscono al raggiungimento di vertici qualitativi irripetibili in qualsiasi altro ambiente.
Cultivar

MORAIOLO
Origine: Italia.
Diffusione: Italia centrale.
Umbria.
Uso: da olio.
Considerazioni agronomiche:
Pianta caratterizzata da elevata rusticità che predilige gil ambienti collinari. Presenta difficoltà nel rimarginare i tagli di potatura. La capacità rizogena è elevata. Entra precocemente in produzione. Autoincompatibile. Come piante impollinatici sono segnalate: Maurino, PendoLino, Morchiaio, Lazzero, Razzio, Maremmano, Americano, Rosino, Mignolo. La letteratura riporta fenomeni di interincompatibilità nei processi fecondativi. La fioritura avviene in epoca intermedia, L’aborto ovario non supera il 20% e i fiori presentano una elevata produzione di polline. La maturazione è graduale nel tempo. La produttivita è elevata e costante. I frutti sono spesso riuniti in grappoli. II contenuto in olio è elevato ed è molto apprezzato per ii caratteristico sapore “fruttato” e per i contenuti in squalene e polifenoli. Il Moraiolo è sensibile al cicloconio, alla rogna, alla gufaggine e alla carie. Tollera i terreni a ridotta umidità e i venti marini. Di questa cultivar sono stati individuati numerosi ecotipi.

FRANTOIO
Origine: Italia.
Diffusione: Italia centrale
e numerosi paesi oilvicoii.
Uso: da olio.
Considerazioni agronomiche:
Varietà gentile, con produttività elevata e costante, è apprezzata anche per le sue capacità di adattamento. Sono stati segnalati numerosi ecotipi assimilabili a questa cuitivar. La rizogenesi è elevata, entra in produzione precocemente. L’epoca di fioritura è intermedia e i fiori presentano una bassa percentuale di ovari abortiti. Autocompatibile, migliora Ia produttività con Ia presenza di idonei impollinatori.
L’epoca di maturazione del frutti è scalare e tardiva. Il contenuto in olio è medio. In Toscana questa cultivar è apprezzata per la produzione di oli particolarmente fruttati e stabili nel tempo. E pianta sensibile al cicloconi, alla rogna, alla mosca dell’olivo e al freddo.

LECCINO
Origine: Italia.
Diffusione: Toscana e Umbria
Uso: da olio.
Considerazioni agronomiche:
Pianta vigorosa e di facile adattamento ai diversi ambienti olivicoli. La rizogenesi è elevata, entra in produzione precocemente ed i fiori hanno bassa percentuale di ovari abortiti. Autoincompatibile, come impollinatori sono stati segnalati: Moraiolo, Pendolino, Maurino, Frantoio, Morchiaio, Gremignolo di Boigheri, Piangente, Razzo, Trillo e Frantoio. La produttività è elevata e costante. La maturazione dei frutti è precoce e contemporanea, con una ridotta resistenza al distacco. Il contenuto in olio è basso, Il distacco della polpa dal nocciolo risulta agevole. Di questa cultivar è stata segnalata una particolare tolleranza al freddo, aII’occhio di pavone, alla carie e alla rogna, mentre è stata evidenziata un’accentuata sensihilità alla fusaggine. Più recentemente sono stati identificati cloni tolleranti alle basse temperature, o adatti anche alla produzione di olive da mensa.